Ricerche da scrittore. Appunti di viaggio

La storia è una guerra contro il tempo, in quanto chiama a nuova vita fatti ed eroi del passato

Alessandro Manzoni

Da Huerta, il destino di un’assassina. Capitolo XI

Heraklion (Creta). Ducato Veneziano di Candia, febbraio dell’AD 1522

La Louise si fa strada tra i brigantini, le galee e i pescherecci ormeggiati nel porto di Heraklion, sul versante settentrionale dell’isola di Creta. Osservando i marinai impegnati nelle manovre di attracco, Lucrecia scorge il vessillo del Leone di San Marco in cima a una torre circolare frangiflutti che si erge su una fortezza circondata da ampi bastioni di difesa. Malpaso, abbagliato dal colore bianco delle case sotto il sole di mezzogiorno, si rivolge a Pregént:

“Perché questo posto viene chiamato Candia e non con il nome originale?”

“I veneziani hanno ribattezzato l’antica Heraklion per il colore delle case, le più bianche di tutte le isole dell’Egeo”.

“L’isola di Creta appartiene a loro?”

“Da trecentodieci anni” risponde Pregént, concentrato sulla manovra di approdo.

Dopo Canarie (capitoli VI e VII), Marocco (capitolo VIII), Gibilterra (capitolo IX), Malaga e Messina (solo menzionate), Lucrecia Huerta fa scalo a Creta, ultima tappa prima di Rodi, il luogo dove Piri Reis è tenuto prigioniero.

L’itinerario verrà arricchito, nel corso del romanzo, con un ulteriore viaggio di andata e ritorno da Rodi a Istanbul con una tappa fondamentale nell’isola di Pàtmos e l’immancabile visita delle grotte dove san Giovanni scrisse l’Apocalisse.

Per raccontare un viaggio del genere, ambientato nella prima metà del sedicesimo secolo, è stata necessaria una ricerca storica lunga e articolata sui seguenti temi:

Le navi dell’epoca (caravelle, brigantini, feluche, ecc.), sia dal punto di vista strutturale (grandezza, capienza massima, numero di vele) che funzionale (in quanti mesi si percorreva l’Atlantico da Cuba a Gibiterra seguendo la rotta di Colombo e, da qui, ipotizzare anche il tempo di navigazione dalla Spagna a Rodi alla Turchia, ecc).

Le rotte marittime dell’epoca. Spagna e Caraibi erano collegate da una linea retta sul mare? Assolutamente no. Esistevano rotte precise, come quelle aeree di oggi, tracciate nel caso specifico da Colombo nel corso dei suoi quattro viaggi, che i navigatori successivi seguirono per tutto quel periodo. Queste rotte prevedevano lo scalo in una delle poche isole dell’Atlantico disponibili per riparazioni e rifornimento: le Canarie (spagnole), le Azzorre e l’arcipelago di Capo Verde (portoghesi).

La geografia politica dell’epoca. Le Canarie erano e sono spagnole, ma le altre tappe del viaggio della Huerta? Il Marocco era, come oggi, un sultanato islamico indipendente. Gibilterra, attualmente inglese, era spagnola. Anche Messina faceva parte, come tutto il nostro meridione, del grande Impero “dove non tramontava mai il sole” di Carlo V di Spagna, imperatore vivente nel 1522. Creta, attuale Grecia, era parte della Repubblica Serenissima di Venezia, come spiega l’esperto navigatore Pregént de Bidoux (personaggio storico) al giovane apprendista Malpaso (personaggio di fantasia). Infine, Rodi era uno stato indipendente governato da un ordine cavalleresco che discendeva dai crociati (se ne parlerà in un prossimo articolo) e Istanbul era, come oggi, turca, capitale dell’Impero Ottomano in piena espansione a quell’epoca (vedi illustrazione sotto).

I rapporti diplomatici tra le diverse nazioni. A quell’epoca Francia, Spagna e Inghilterra erano le nazioni dominanti d’Europa, in espansione iniziale verso le Americhe. Periodi brevi di pace erano alternati a frequenti guerre in cui spesso e volentieri gli alleati diventavano nemici tra patti non onorati, tregue infrante e matrimoni non andati a buon fine. La chiave del romanzo Huerta è la guerra tra turchi e cavalieri di Rodi, che diede origine a uno degli assedi più sanguinosi che la storia del Mediterraneo avesse mai visto.

I personaggi storici degni di nota inerenti alle vicende trattate, come l’imperatore turco Solimano o cavaliere di Rodi Jean de la Valette, futuro fondatore della attuale capitale dello stato di Malta. Lucrecia Huerta, personaggio immaginario, incontra personaggi realmente esistiti secondo i canoni classi del romanzo storico.

Il tema sarà trattato in un prossimo articolo. Scoprite i libri dell’autore QUI.

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