Ci sono due tipi di persone che se ne stanno tutto il giorno a pensare di uccidere qualcuno: gli scrittori di gialli e i serial killer.
Richard Castle
Venerdì 15 marzo, presso il Novotel di via Suzzani a Milano, il Lions Club Milano Loggia dei Mercanti ha organizzato la presentazione dell’opera “Tremenda vendetta”, pubblicata da Morellini Editore.
L’opera è stata scritta da sei diversi autori, sei giallisti esordienti che si sono cimentati con un racconto ciascuno. I sei racconti, dal tema comune della vendetta, sono stati raccolti in questo volume in rigoroso ordine alfabetico. Non c’è alcun collegamento tra le storie, leggibili in qualsiasi ordine.

Durante l’intervista, i quattro autori presenti ( Manuela Fucci, Franca Pellizzari, Claudio Righenzi e Giovanni Mandruzzato ), hanno parlato delle loro storie e della loro comune esperienza di lavoro, hanno risposto alle domande del pubblico e svelato i loro progetti futuri. Alle due autrici assenti ( Emanuela Ciafrei e Maria Carolina Guidotti ), l’intervistatrice Maria Teresa Sangineti ha dedicato le rispettive biografie e sinossi dei racconti.
Scrivere un giallo non è affatto semplice, perché ci sono regole precise a cui non si può sfuggire: di fatto è un gioco sottile in cui lo scrittore è l’assassino e il lettore l’investigatore. Lo scrittore è pertanto obbligato a fornire al lettore gli indizi per la soluzione del caso durante la narrazione per dargli l’opportunità di scoprire il colpevole prima del detective protagonista. Qualche lettore ha sottolineato la propria preferenza, in generale, per i racconti rispetto ai romanzi. I troppi impegni e la vita frenetica di molti di noi in effetti può ostacolare i tempi di lettura di un’opera, tuttavia non
molti si rendono conto che la stesura di una storia breve è molto più complessa di una storia di 300 o più pagine, come quei piatti che vengono cucinati in un giorno intero e mangiati in cinque minuti.



Se poi parliamo dell’indagine su un delitto da risolvere in trenta pagine di un libro, la situazione si complica enormemente.
Non contento delle difficoltà del racconto in se e del genere “giallo”, Giovanni Mandruzzato ha aggiunto il genere “storico” nella sua storia dal titolo “L’Angelo vendicatore”, breve sequel del romanzo “Intrigo a Milano” con un nuovo caso per il suo detective Marco Ziani.
Puoi trovare la raccolta e il romanzo QUI.